TITOLO: ARANCIA MECCANICA
TITOLO ORIGINALE: CLOCKWORK ORANGE
AUTORI: Stanley Kubrick
ANNO: 1971 (Ed. Ita. 1972)
EDITORE: Warner Bros.
Perché rivedere il film di Stanley Kubrick? Vi diamo 2 chiavi di lettura.
Gli interni trasudano cultura POP, colorati ed eccessivi. La casa di Alex, ricreata in studio dallo scenografo John Barry, è un inno alla grafica optical con chiari rimandi all’estetica di Roy Lichtenstein. Il Korova milk bar, dove i drughi fanno il pieno di latte+, è arredato con favolose lampade e opere d’arte ispirate ai lavori di Allen Jones (“hatstand, “chair” e “table” 1969) e riprodotte dall’artigiana Liz Jones. La casa dove avviene la celeberrima scena del selvaggio pestaggio dell’uomo in sedia a rotelle è la Jaffe House, nota anche come Skybreak House, costruita nel 1965 a Radlett su progetto di Team 4 (Su Brumwell, Wendy Cheeseman, Norman Foster and Richard Rogers). L’esecuzione della signora dei gatti, circondata da grafiche di Tom Wesselmann, viene eseguita con la scultura fallica, “Rocking Machine” del 1968, dell’artista olandese Herman Makkink. Gli arredi che popolano le scene, in massima parte realizzati ad hoc, sono una summa delle tendenze del design fine anni ‘60.
Gli esterni ci mostrano una Londra brutalista, grigia e severa. Alex vive a Thamesmead, quartiere dormitorio a sud est della metropoli, progettato dal GLC Division Architect un Ente statale. Il comparto è in via di riqualificazione su masterplan di MECANOO. La riabilitazione del protagonista, tramite la cura Ludovico, avviene presso la Brunel University nell’edificio del Lecture Center di Heywood Sheppard Robson & partners. Nel film c’è anche un tocco di Italia, tutti i costumi sono stati ideati dalla torinese Milena Canonero.
(Recensito da Stefano Cornacchini il 26.05.2020)